12 luglio. Verso il far west: da Akureyri a Borgarnes (Hitarneskot)

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Questa volta ci spostiamo da nord a ovest, quindi prepariamo ancora una volta le valigie. Facciamo con calma, i chilometri da percorrere questa volta non sono tantissimi. Ci dispiace molto lasciare la casina di Akureyri, ci era piaciuta davvero tanto!

Prima di lasciare la cittadina, facciamo un ultimo giro per il centro storico. Abbiamo notato che gli abitanti qui sono molto romantici: i semafori, alla luce rossa, sono tutti a forma di cuore!

Ci mettiamo alla ricerca dei primi souvenir: ci rendiamo subito conto che i prezzi sono davvero alti, una calamita viene a costare anche 10 Euro! Demordiamo, prendiamo solo pochissime cose. Dopo pranzo ci mettiamo in macchina, alla volta della piccola penisola di Snaefellsnes. 

Per strada facciamo una piccola sosta a Víðimýrarkirkja, chiesina sperduta nel nulla, dalle pareti nere e dal tetto di muschio.

Qui vediamo il primo gatto islandese! Fino ad ora non abbiamo visto praticamente mai animali domestici come cani e gatti. Tutto intorno alla chiesa, ecco dei cavalli che vogliono farsi fare due coccole!

Dopo quasi 4 ore di auto, arriviamo a Borgarnes dove, finalmente, splende il sole! Il paesino, sempre di identità portuale, è molto carino. Visitiamo la chiesa che sovrasta il paese. Esternamente è, anche questa, una struttura abbastanza moderna, dal tetto acuto e nero. Internamente di nuovo una chiesa spoglia. Il panorama dalla chiesa è davvero bello, sull’oceano e sulla baia.

Ci dirigiamo verso casa: dopo 25 km di strada asfaltata troviamo l’incrocio per la casa, inizia qui la strada non asfaltata, in mezzo al nulla, c’è solo una fattoria sulla via. Altri 9 km di sterrato, tenuto benissimo, ed arriviamo alla fattoria del nostro proprietario di casa. Qui ci da il benvenuto la sorella, che ci porta ad un’altra tenuta poco distante. Siamo solo noi, nel mezzo al nulla, con la vista sulla palude e sulla baia, tutto intorno si vedono capre e pecore che ruminano, si sentono le oche che starnazzano nel laghetto vicino. Piano piano la marea inizia a salire. Bellissimo.

La casa (Hítarneskot 311 Borgarnes Borgarnes, West 311) è molto semplice ma grande e pulita, senza fronzoli. Ha due camere da letto per tre persone, un bel salotto, una cucina con sala pranzo ed un bagno e mezzo. Stanno ristrutturando la casa e stanno preparando una piccola jacuzzi…sarebbe davvero bello poterla utilizzare. Cuciniamo l’agnello sul barbecue a gas che abbiamo in giardino.

Dopo cena facciamo due passi intorno a casa, nei campi. Il vento soffia fortissimo, è quasi mezzanotte e la marea si sta alzando, mentre all’orizzonte il sole inizia a “tramontare”. Le pecore e le capre ci fanno compagnia, gli uccellini sono un po’ arrabbiati e cinguettano insistentemente, forse siamo un po’ troppo vicini ai loro nidi. Tutto sembra surreale. Il rumore del silenzio e della natura ci rapisce. Il sole ed i colori sono indescrivibili.

Dopo un po’ ci incamminiamo verso casa e si va a dormire; domani abbiamo in programma un’altra lunga giornata in giro per la penisola di Snaefellsnes, estremo ovest del paese.

 

 

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